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Un batterio intestinale materno si associa a un minor rischio di allergie alimentare nei neonati

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La presenza del batterio Prevotella copri nell’intestino delle madri durante la gravidanza, andandone a costituire parte del microbioma, si associa a un ridotto rischio per. Questi risultati sono riportati in uno studio pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista Nature Communications.

Il microbioma intestinale materno e lo sviluppo immunitario del feto

Durante la gravidanza, il microbioma intestinale materno ha un ruolo importante nello stimolare lo sviluppo immunitario del feto. Tuttavia, è stato proposto che l’assenza di specifiche specie batteriche si possa infine associare ad un aumento del rischio di sviluppare malattie immuno-correlate.

In questo nuovo studio, Peter Vuillermin e colleghi hanno analizzato il microbioma di 1.064 madri durante la loro gravidanza, incluse in una coorte australiana. Secondo protocollo, i ricercatori hanno successivamente valutato i neonati ad intervalli di tre mesi, fino al raggiungimento dell’anno di età.

Prevotella copri: meno probabilità di sviluppare allergie alimentari

Hanno scoperto che i bambini nati da madri che portavano nel loro intestino il batterio Prevotella copri avevano meno probabilità di sviluppare allergie alimentari. Gli autori hanno scoperto inoltre che l’associazione protettiva era maggiore tra le donne la cui dieta era ricca di grassi e fibre.

Anche le dimensioni della famiglia influenzavano questa associazione: più grandi erano le famiglie e più forte era l’associazione. A questo si aggiunge il riscontro che la mancanza di esposizione agli antibiotici nel terzo trimestre di gravidanza era a sua volta correlata all’aumento nelle madri della presenza intestinale batterio Prevotella copri.

Saranno necessari ulteriori studi per confermare i risultati in altre popolazioni e valutare il potenziale di Prevotella copri come probiotico e/o biomarcatore. Tuttavia, gli autori suggeriscono che i loro risultati evidenziano l’importanza della gestione antibiotica durante la gravidanza e una dieta che mantiene un microbioma intestinale materno ottimale.

 

 

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