Dal 15 settembre ha avuto inizio un programma di aggiornamento in cardiologia, articolato in una serie di 35 incontri settimanali, trasmessi in diretta streaming. Le trasmissioni sono realizzate a cura dei reparti di cardiologia del Triveneto.
Nel corso degli incontri, che si tengono il martedì, alle 17:30, è presentato un caso clinico o una pubblicazione scientifica di particolare interesse. Partecipando all’incontro è possibile intervenire in diretta alla discussione con domande e considerazioni rivolte ai relatori intervenuti.
Comorbilità e rischio cardiovascolare
Nel corso del prossimo incontro in diretta, che si terrà il prossimo 23 febbraio alle ore 17:30, sarà presentato il caso di una donna di 69 anni con significative ed invalidanti comorbidità: poliendocrinopatia (diabete tipo I con danno d’organo, ipotiroidismo, vitiligine); insufficienza renale cronica multifattoriale; pregressa gangrena secca del primo dito della mano destra sottoposta ad intervento di rivascolarizzazione endovascolare e successivamente intervento di amputazione della falange distale, comorbidità ortopediche con osteoporosi, piede di Charcot.
Il periodo precedente alla nostra valutazione è caratterizzato da episodi di scompenso cardiaco con funzione sistolica preservata. Nel 2018, il primo ricovero in Cardiologia è legato ad edema polmonare acuto e NSTEMI, in corso di flogosi polmonare e ipertensione arteriosa non controllata. La funzione ventricolare sinistra è lievemente ridotta e si riscontra un’occlusione di un ramo primo diagonale che non è stato possibile rivascolarizzare.
Il ricovero indice di giugno 2020 è causato da una nuova riacutizzazione dello scompenso cardiaco, NSTEMI anterolaterale (troponina HS max 2380 mg/l), in corso di ipertensione arteriosa non controllata. L’ecocardiogramma in fase acuta dimostra una disfunzione ventricolare sinistra di
grado severo (FE 31%), con alterazioni della cinetica in sede apicale e settale. GRACE score elevato: 132. Alla coronarografia si riscontra malattia coronarica critica della arteria discendente anteriore che viene trattata con angioplastica ed inserzione di stent coronarico medicato.
Durante la degenza, il decorso si complica con: infezione polmonare e urinaria, insufficienza renale in trattamento emodialitico, flebite dell’arto superiore sinistro, anemizzazione con necessità di emotrasfusione, scompenso glicemico.
Nei tre mesi successivi, nonostante controlli cardiologici e nefrologici periodici, la paziente viene ricoverata per riacutizzazione di insufficienza renale e di scompenso cardiaco e per insufficienza respiratoria in corso di polmonite.
L’ultimo ricovero in febbraio 2021 è legato a polmonite Sars-Cov-2 positiva, anche in quest’occasione l’episodio flogistico determina peggioramento della funzione renale, anuria, peggioramento dell’anemia. La paziente necessita di trattamento con ventilazione non invasiva ed emodialisi.
Questo caso è emblematico di come nel paziente cardiopatico si possa creare un circolo vizioso, in quanto le comorbidità peggiorano il quando di scompenso cardiaco e le terapie utilizzate abitualmente in cardiologia possono essere meno efficaci o controindicate nel paziente con comorbilità.
La gestione del rischio cardiovascolare
Per discutere insieme a noi il percorso di cura adottato in questo caso, e più in generale la gestione dei pazienti con comorbilità mmultiple, segui la diretta streaming che sarà trasmessa il 23 febbraio 2021 alle ore 17:30 su www.IMFAD.it.
Per maggiori informazioni vai alla pagina del corso.