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COVID-19 e vaccini: gli effetti sulla variante Omicron delle dosi di richiamo

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Una dose di richiamo con il vaccino a mRNA Pfizer-BioNTech (BNT162b2) contro SARS-CoV-2 dopo le prime due dosi con un vaccino come il CoronaVac, o con lo stesso vaccino Pfizer-BioNTech, ha dimostrato di fornire protezione contro la variante Omicron virus. È quanto emerge da due studi pubblicati nei giorni scorsi sulla rivista Nature Medicine.

COVID-19: gli effetti della dose booster

David Hui, Malik Peiris e colleghi hanno studiato le differenze nelle risposte anticorpali all’infezione con il wild-type (Si parla di wild type riferendosi alla versione di un patrimonio genetico, in questo caso del virus, considerata più comune, N.d.R.), o la variante Omicron di SARS-CoV-2 in persone guarite da una precedente malattia COVID-19 (30 partecipanti; età media, 48,9 anni) o che avevano ricevuto un ciclo vaccinale. Erano quindi incluse le persone non infette, un mese dopo la seconda delle due dosi del vaccino mRNA Pfizer-BioNTech (31 partecipanti; età media, 51,7 anni) o del vaccino CoronaVac (30 partecipanti; età media, 52,1 anni), coloro che avevano ricevuto due dosi di CoronaVac e una dose di richiamo aggiuntiva di CoronaVac (30 partecipanti; età media, 50,5 anni) o coloro che avevano ricevuto tre dosi di Pfizer–BioNTech (25 partecipanti; età media, 50,6 anni).

Gli autori hanno scoperto che due dosi del vaccino Pfizer-BioNTech o CoronaVac fornivano poca immunità anticorpale neutralizzante contro l’infezione da Omicron, anche a un mese dalla vaccinazione.

Tuttavia, l’integrazione di queste due prime dosi di uno dei due vaccini con una vaccinazione di richiamo Pfizer-BioNTech ha fornito un’immunità accettabile, definita come livelli di anticorpi sufficienti a suscitare una protezione superiore al 50% contro SARS-CoV-2. Protezione che è stata rilevata un mese dopo la somministrazione della dose di richiamo.

Tre dosi del vaccino Pfizer-BioNTech hanno prodotto titoli anticorpali neutralizzanti medi contro Omicron di un terzo superiori a quelli provocati da due dosi di CoronaVac più un booster Pfizer-BioNTech.

D’altra parte, tre dosi di CoronaVac non hanno suscitato sufficienti risposte anticorpali neutralizzanti contro Omicron.

COVID-19: gli effetti dei vaccini contro le varianti del virus

In un secondo articolo, Akiko Iwasaki e colleghi hanno valutato l’efficacia di un regime vaccinale in tre parti, costituito da due dosi del vaccino CoronaVac seguite, almeno quattro settimane dopo, da una vaccinazione di richiamo con Pfizer-BioNTech. L’effetto è stato valutato nei confronti delle varianti Delta e Omicron del virus SARS-CoV -2 in 101 soggetti (70% femmine; età media 40,4 anni), nella Repubblica Dominicana.

I partecipanti che avevano ricevuto questa combinazione di vaccini hanno evidenziato livelli elevati di anticorpi specifici del virus e forti risposte di neutralizzazione degli anticorpi, sia contro la forma originale e ancestrale di SARS-CoV-2 che contro la variante Delta, rispetto ai livelli precedenti la somministrazione della dose booster.

Sebbene la neutralizzazione di Omicron non fosse rilevabile in coloro che avevano ricevuto solo due dosi di CoronaVac, la vaccinazione di richiamo aggiuntiva con Pfizer-BioNTech ha comportato un aumento di 1,4 volte dell’attività di neutralizzazione degli anticorpi contro Omicron, rispetto a coloro che avevano ricevuto due dosi di Pfizer-BioNTech o del vaccino Moderna.

Nonostante questo aumento, tuttavia, i livelli di anticorpi neutralizzanti contro Omicron erano ancora ridotti complessivamente di 7,1 volte e 3,6 volte, rispetto ai livelli di anticorpi contro il virus ancestrale o la variante Delta, rispettivamente.

In particolare, l’infezione precedente con il virus SARS-CoV-2 non ha elevato significativamente i livelli di anticorpi contro Omicron nei partecipanti che avevano ricevuto il regime di vaccino misto.

Gli autori concludono che questi risultati evidenziano ulteriormente la capacità della variante Omicron di eludere l’immunità indotta da vaccino o da una precedente infezione, sottolineando l’importanza globale delle vaccinazioni di richiamo negli sforzi per combattere le varianti emergenti di SARS-CoV-2.

Leggi anche il nostro precedente articolo “COVID-19: differenti vaccini possono funzionare bene come richiamo“.

 

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