Home Cardiologia Valori limite per la diagnosi di ipertensione arteriosa: scendiamo sempre più in...

Valori limite per la diagnosi di ipertensione arteriosa: scendiamo sempre più in basso

311
0

Le recenti linee guida statunitensi AHA/ACC sull’ipertensione arteriosa hanno ridefinito i limiti al di sopra dei quali la pressione si definisce anormale. In questo documento, che abbiamo analizzato in dettaglio in un precedente articolo, viene definita “pressione normale” quella con valori sistolici inferiori a 120mmHg e valori diastolici inferiori a 80mmHg.

Si tratta ovviamente di un’ulteriore spinta verso atteggiamenti terapeutici più aggressivi, lasciando però non pochi dubbi sulla reale applicabilità nella pratica clinica quotidiana.

adv

Tutte le perplessità del caso sono ben riassunte in un recente commento editoriale di George Bakris e Matthew Sorrentino, pubblicato sul New England Journal of Medicine, con libero accesso.

Gli autori non si limitano ad analizzare le evidenze scientifiche che hanno portato ad una revisione al ribasso dei limiti pressori, ma valutano in modo approfondito i rischi correlati ad un utilizzo più aggressivo dei trattamenti antipertensivi.

Il punto critico sembra però legato al principale limite di tutte le linee guida pubblicate in ambito medico, ovvero il fatto che si riferiscano ad un paziente “medio”, quello che in realtà è il campione ideale valutato dai grandi trial clinici.

Purtroppo la realtà è ben altra cosa e ci si deve confrontare con l’unicità biologica del paziente, che richiede una specifica valutazione dei suoi parametri di rischio e un’altrettanto selettiva azione terapeutica.

L’articolo analizza in dettaglio questo aspetto, concludendo che il rischio assoluto dello specifico paziente è una determinante importante per stabilire la necessità di un trattamento farmacologico. Di conseguenza, considera ragionevole obiettivi di trattamento più aggressivi solo nei pazienti a più alto rischio, con target terapeutici per una pressione arteriosa inferiore a 130/80 mmHg, mentre per tutti gli altri valuta più ragionevole continuare a definire “ipertensione” una pressione arteriosa di 140/90 mmHg o superiore.

Il dibattito è più aperto che mai e sarà interessante vedere quale sarà la risposta delle società scientifiche europee, che non tarderà ad arrivare.

Lasciate i vostri commenti nel form dedicato in fondo alla pagina, perché mai come in questo caso è interessante conoscere il parere di chi i pazienti li vede quotidianamente. E quotidianamente si deve districare tra raccomandazioni delle linee guida e realtà clinica.

 

Franco Folino

 

 

George Bakris, M.D., and Matthew Sorrentino, M.D. Redefining Hypertension — Assessing the New Blood-Pressure Guidelines. N Engl J Med 2018; 378:497-499.

 

 

Articolo precedenteIl trattamento della BPCO: riscontri favorevoli per la triplice terapia inalatoria
Articolo successivoUna match-race in pieno oceano
franco.folino
Franco Folino è un medico chirurgo, specialista in cardiologia, e un giornalista. Ha iniziato a lavorare come cronista alla fine degli anni settanta, scrivendo articoli per diverse riviste italiane di sport motoristici, e in seguito anche in media televisivi privati, estendendo il suo interesse in altri campi dell’informazione. Ha pubblicato differenti articoli scientifici ed editoriali su prestigiose riviste internazionali. Ha contribuito alla nascita di Newence, diventandone il direttore responsabile dal marzo del 2017.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui