Home Chirurgia L’anestesia generale è sicura nei bambini

L’anestesia generale è sicura nei bambini

2625
0

Un’unica ora di anestesia generale nella prima infanzia, non risulta in problemi misurabili di sviluppo neurologico o comportamentali fino all’età di 5 anni. Questi risultati rassicuranti sono emersi da un recente studio pubblicato sulla rivista The Lancet.

La sperimentazione fornisce la prova più concreta fino ad oggi che una breve esposizione all’anestesia sia sicura nei bambini piccoli. Tuttavia, gli autori avvertono che la maggior parte (84%) dei partecipanti allo studio era di sesso maschile e sono necessarie ulteriori ricerche per confermare i risultati nelle ragazze e nei bambini con esposizione multipla e prolungata all’anestesia.

Gli anestetici generali nei bambini

“Quasi la metà degli anestetici generali somministrati ai bambini vengono utilizzati per meno di un’ora, quindi i nostri risultati dovrebbero rassicurare gli operatori sanitari e i milioni di genitori i cui bambini piccoli si sottopongono a procedure chirurgiche o diagnostiche con anestetici, in tutto il mondo, ogni anno”, afferma il professor Andrew Davidson, Murdoch Children’s Research Institute, Australia, che ha guidato lo studio.

“Genitori e medici possono voler ritardare le procedure necessarie, in particolare nei bambini molto piccoli. Questi risultati indicano che i bambini non devono più essere sottoposti ai potenziali rischi medici e di sviluppo di un intervento chirurgico ritardato, e gli anestesisti non devono evitare anestetici generali a favore di tecniche anestetiche meno consolidate.”

La sicurezza dell’anestesia generale nei bambini

Lo studio è la prima sperimentazione con randomizzazione a valutare se l’esposizione all’anestesia generale durante l’infanzia, un periodo di elevata vulnerabilità cerebrale, abbia poi un impatto negativo sul cervello all’età di 5 anni.

Durante i primi 3 anni di vita, circa 1 su 10 bambini nei paesi sviluppati, quindi milioni di bambini ogni anno, si sottopongono a procedure chirurgiche, mediche e diagnostiche in anestesia generale, tra cui la riparazione dell’ernia, la tonsillectomia, indagini di diagnostiche di imaging ed endoscopie.

Per oltre un decennio è stata discussa la potenziale neurotossicità dei farmaci anestetici comunemente usati nei bambini. Nel 2017, la Food and Drug Administration degli Stati Uniti aveva avvertito che un’anestesia prolungata o ripetuta nei bambini di età inferiore ai 3 anni avrebbe potuto influenzare lo sviluppo del cervello. Tuttavia, questo avvertimento si basava in gran parte su studi sugli animali che mostravano un aumento della morte cellulare negli animali in via di sviluppo.

Finora, la ricerca sull’uomo si è limitata a studi osservazionali che hanno riportato risultati contrastanti e non sono stati in grado di stabilire se l’anestesia stessa stia causando problemi o se altri fattori come le condizioni mediche sottostanti che rendono necessaria la chirurgia, o la stessa procedura chirurgica, possano esserne la ragione.

Lo studio

Gli sperimentatori hanno reclutato 722 bambini sottoposti a riparazione chirurgica di ernia inguinale (una delle operazioni più comuni della prima infanzia) in 28 ospedali in Australia, Italia, Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Paesi Bassi e Nuova Zelanda tra febbraio 2007 e gennaio 2013. Li hanno poi randomizzati ad una anestesia generale o a un’anestesia spinale (che non causa lesioni cerebrali nei modelli animali).

Ad un’analisi intermedia, nel 2016, i risultati avevano rilevato che gli esiti dello sviluppo neurologico all’età di 2 anni non differivano significativamente tra l’anestesia generale e spinale.

Nell’analisi a 5 anni, gli psicologi infantili hanno usato misure standard per valutare il punteggio del QI dei bambini, la memoria, l’attenzione, la funzione esecutiva e il comportamento.

A causa delle deviazioni dal protocollo di trattamento, solo 205 su 363 bambini nel gruppo anestesia spinale e 242 su 359 bambini nel gruppo anestesia generale sono stati inclusi nell’analisi finale. La durata media dell’anestesia generale era stata di 54 minuti.

I risultati aggiustati non hanno mostrato differenze significative nei punteggi QI tra i bambini esposti all’anestesia generale (punteggio QI medio 98,87) e anestesia regionale (99,08). Non ci sono state differenze significative in una serie di altri test sulla funzione neurocognitiva.

Segui questo link per leggere l’articolo.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui