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Cancro: i meccansmi che portano alla caduta dei capelli da chemioterapia

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Follicoli piliferi al microscopio. Juan Carlos Fonseca Mata. Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license.

La caduta dei capelli causata da un trattamento chemioterapico è uno dei più temuti e frequenti effetti collaterali di questi farmaci. Tuttavia, i meccanismi con cui si verifica sono ancora non ben definiti.

Un recente studio, pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista Nature Communications, sembra aver identificato una delle possibili vie che portano all’alopecia.

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Utilizzando i follicoli piliferi umani, in un modello murino, la ricerca identifica i cambiamenti indotti dalla chemioterapia nelle cellule staminali del follicolo pilifero, che possono portare alla perdita permanente dei capelli.

I follicoli piliferi e cellule staminali

I follicoli piliferi, come molti tipi di cellule staminali adulte, mantengono un pool di cellule per la rigenerazione e possono essere danneggiati dalla chemioterapia. Dopo la caduta dei capelli dovuta all’assunzione di questi farmaci, le cellule staminali del follicolo pilifero possono eventualmente recuperare e indurre nuovamente la crescita dei capelli. Tuttavia, alcuni trattamenti chemioterapici portano alla calvizie permanente a causa della perdita delle cellule staminali.

I follicoli piliferi umani

Ohsang Kwon e colleghi hanno trapiantato i follicoli piliferi umani su topi glabri, creando così un modello sperimentale sul quale studiare la perdita permanente di capelli indotta dalla chemioterapia. I topi sono stati trattati con un regime di farmaci chemioterapici in due fasi, associato alla perdita permanente di capelli nell’uomo.

Gli autori hanno scoperto che dopo la prima fase vi è stata un’ondata di ripopolazione cellulare, seguita però da una massiccia morte cellulare dopo la seconda fase del trattamento. Ciò ha impedito la rigenerazione dei capelli a causa dell’esaurimento delle cellule staminali.

Gli autori forniscono chiare evidenze sulla maggiore sensibilità al danno del DNA delle cellule durante la loro fase di proliferazione, portando a problemi nella divisione cellulare e l’eventuale morte.

Questi risultati hanno fatto luce sulle cause della perdita permanente dei capelli indotta dalla chemioterapia e potrebbero portare allo sviluppo di trattamenti preventivi.

 

 

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