Home Neurologia Quando le decisioni che prendiamo sono limitate dalle nostre convinzioni

Quando le decisioni che prendiamo sono limitate dalle nostre convinzioni

885
0

Secondo uno studio pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista Nature Neuroscience, la regione della corteccia prefrontale mediale posteriore (pMFC) del cervello contribuisce al bias di conferma nell’uomo. In particolare, la pMFC è meno sensibile alla forza delle opinioni altrui che non confermano la propria convinzione.

Il bias di conferma

Gli umani tendono a scartare le informazioni che minano le scelte e i giudizi del passato. Si realizza così un fenomeno cognitivo per il quale le persone tendono a muoversi entro un ambito delimitato dalle loro convinzioni acquisite. Questo pregiudizio, noto come bias di conferma, ha un impatto significativo in molti campi, dalla politica alla scienza e all’istruzione. Non sono ancora stati definiti con precisione i meccanismi alla base di questa caratteristica della formazione delle convinzioni.

Andreas Kappes, Tali Sharot e colleghi hanno ipotizzato che questo processo potrebbe verificarsi nella corteccia prefrontale mediale posteriore, che tiene traccia delle informazioni e dei segnali decisionali quando la decisione deve essere modificata.

Giudizio e scelta

Quarantadue adulti, divisi in coppie, sono stati invitati a giudicare individualmente se il prezzo di quotazione delle proprietà immobiliari fosse più o meno di un prezzo visualizzato. I partecipanti hanno quindi scommesso da 1 a 60 centesimi, a seconda di quanto fossero fiduciosi.

Successivamente, ogni partecipante è stato inserito in uno scanner da risonanza magnetica, gli sono state mostrate di nuovo le proprietà e fatto ricordare i loro giudizi e le scommesse iniziali. Hanno quindi visto i giudizi e le scommesse del loro partner per le stesse proprietà e gli è stato chiesto di presentare una scommessa finale, indicando quanto fossero fiduciosi sulla valutazione iniziale.

Conferme alla valutazione e aumento della fiducia

Gli autori hanno scoperto che, quando il giudizio del partner ha confermato la valutazione iniziale di un partecipante, i partecipanti hanno aumentato le loro scommesse finali a importi maggiori e le scommesse finali dei partecipanti erano correlate alle scommesse dei loro partner.

Gli autori hanno anche determinato che l’attività nella corteccia prefrontale mediale posteriore ha mediato l’effetto che la scommessa del partner ha avuto sulla scommessa finale del partecipante, ma solo quando i partecipanti avevano pareri concordi.

Ciò suggerisce che la sensibilità di quest’area corticale alla forza delle opinioni degli altri si manifesta solo di fronte all’accordo e si riduce durante il disaccordo, il che potrebbe così contribuire al bias di conferma.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui